di Patrick McCarthy
traduzione di: Marco Forti
Questa traduzione è stata espressamente autorizzata dall’autore
(la riproduzione di questo testo è consentita solo con il consenso scritto dell’autore)
Attualmente non mancano interventi nei gruppi di discussione su internet pieni di opinioni personali su cosa sia o non sia il Karate di scuola antica. Molti dei dialoghi – che spaziano dal sublime al banale – dimostrano quanto sia estesa la curiosità in merito a questo argomento.
Indipendentemente dalla fantasiosa congettura che cita il Karate come arte completamente sistematizzata e coerente, l’evidenza suggerisce che il Karate di scuola antica (古流空手) non fosse nulla di più di una locale interpretazione della boxe siamese (di per sé una formidabile arte di combattimento).
Un errore comune spesso commesso da entusiasti malinformati, specialmente quando cercano di afferrare le ambiguità storiche e tecniche che hanno influenzato l’evoluzione e l’applicazione del primo Karate, è quello di dipendere troppo da assunti contemporanei.
Per dirla in modo semplice, senza uno studio dettagliato del panorama culturale e della mentalità sociale della popolazione che creò questa pratica e le arti di combattimento concorrenti di quel periodo, opinioni ingiustificate restano poco più che speculazioni.
Lo scopo principale dell’IRKRS è quello di raccogliere la sfida e di riunire in un unico studio [da parte di Patrick McCarthy] le originarie cinque arti di combattimento diffuse ad Okinawa durante il periodo dell’antico Regno delle Ryukyu – e le relative pratiche di supporto – sotto il nome di Koryu Uchinadi Kenpo-jutsu (古流沖縄手拳法術).
Copyright © Patrick McCarthy
traduzione di: Marco Forti
Questa traduzione è stata espressamente autorizzata dall’autore
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