di Patrick McCarthy
traduzione di Marco Forti
Amo la tradizione e credo sia uno strumento essenziale per il progresso.
Sono un appassionato delle arti di combattimento tradizionali ma preferisco la funzionalità ai vuoti rituali.
Non credo che tradizione significhi seguire ciecamente le orme dei vecchi maestri o conservarne le ceneri in un’urna, ma piuttosto mantenere viva la fiamma del loro spirito e continuare a ricercare, comprendendo e migliorando ciò che essi stessi originariamente cercarono.
Credo che questo pensiero sia più vicino all’approccio originario, alle intenzioni ed agli insegnamenti dei pionieri rispetto alla mentalità conformista che minaccia il progresso di quest’Arte.
Citando George Bernard Shaw: “Il progresso è impossibile senza il cambiamento, e coloro che non sono in grado di cambiare le proprie idee non possono cambiare nulla.“
Radici profonde rafforzano le fondamenta di questa Arte e ali forniscono i mezzi per proseguire il viaggio verso ulteriori scoperte.
La pratica del Karate ci lega al suo passato; attraverso disciplina e sacrificio riscopriamo il nostro io interiore, allenandoci insieme forgiamo importanti legami di amicizia e vivendo l’Arte ne onoriamo l’eredità, che a sua volta ne mantiene vivo lo spirito.
Ricollegando l’Arte del Karate ad un percorso e parafrasando la saggezza del grande maestro Zen Basho, dipende da quanto lontano si è giunti sul percorso perché prima o poi appaia evidente come lo scopo non sia il giungere a destinazione, ma godersi il viaggio.
Patrick McCarthy
